Condivido in larga parte la lettera del Sig. Grippa pubblicata su la
Repubblica di domenica 17/7/2016.
Alcuni passaggi mi lasciano perplessso.
Credo di aver capito che se il sindaco di destra, dopo aver battuto al
ballottaggio il precedente sindaco del PD, ha trovato spazio ed
argomenti per annunciare i provvedimenti che si leggono anche
nell'articolo di Chiara Spagnolo riportato a pag. 16 dello stesso
giornale, molto è dovuto, purtroppo, alla insufficiente azione delle
organizzazioni della sinistra ed anche della cgil, di cui faccio parte e
ove ho operato in gioventù.
L'articolo che ho citato si conclude dicendo che l'attuale sindaco
Mellone, rivendica " che quattro anni fà - dai banchi della destra in
consiglio comunale - fù propi lui a lanciare l'idea che il Comune fosse
parte civile contro gli imprenditori accusati di schiavismo. Ma il
sindaco PD Marcello Risi volle che l'amministrazione restasse fuori dal
processo."
Ho scritto, oltre che alla CGIL di Foggia, anche alla Federazione
Provinciale del PD della stessa città, chiedendo a quest'ultima se,
forse, i voti degli imprenditori "accusati di schiavismo" non siano
stati sufficienti a rieleggere il precedente sindaco di cento sinistra;
dove pensano debba andare il PD e anche, nella regione che ha dato i
natali a Di Vittorio, chi intendano rappresentare.
Ad oggi non ho ricevuto risposte, ma non è questo il problema,
soprattutto perche le domande non sono rivolte solo alla sinistra di
Foggia, ma più in generale alla sinistra globalmente intesa, da uno
(ancora?) iscritto ed elettore del PD.
La conclusione della lettera del Sig. Grippa non so se leggerla come
amara considerazione o come una battuta ironica.
I raccoglitori di cocomeri, o di altri prodotti, probabilmente
intuiscono che per "battere gli speculatori" servono ben altri impegni.
Occorre chiedersi se chi, per tradizione e per la stessa ragione di
esserci, deve attuare gli impegni e le scelte giuste intenda farlo.
I lavoratori, specie se stranieri, non scelgono per ragioni ideoligiche
in relazione al colore politico, da chi farsi rappresentare. E' chi
opera, o promette di operare, a loro favore e và loro incontro che
risulterà il loro rappresentante.-
Saluti cordiali
Renzo Ciani
Alcuni passaggi mi lasciano perplessso.
Credo di aver capito che se il sindaco di destra, dopo aver battuto al
ballottaggio il precedente sindaco del PD, ha trovato spazio ed
argomenti per annunciare i provvedimenti che si leggono anche
nell'articolo di Chiara Spagnolo riportato a pag. 16 dello stesso
giornale, molto è dovuto, purtroppo, alla insufficiente azione delle
organizzazioni della sinistra ed anche della cgil, di cui faccio parte e
ove ho operato in gioventù.
L'articolo che ho citato si conclude dicendo che l'attuale sindaco
Mellone, rivendica " che quattro anni fà - dai banchi della destra in
consiglio comunale - fù propi lui a lanciare l'idea che il Comune fosse
parte civile contro gli imprenditori accusati di schiavismo. Ma il
sindaco PD Marcello Risi volle che l'amministrazione restasse fuori dal
processo."
Ho scritto, oltre che alla CGIL di Foggia, anche alla Federazione
Provinciale del PD della stessa città, chiedendo a quest'ultima se,
forse, i voti degli imprenditori "accusati di schiavismo" non siano
stati sufficienti a rieleggere il precedente sindaco di cento sinistra;
dove pensano debba andare il PD e anche, nella regione che ha dato i
natali a Di Vittorio, chi intendano rappresentare.
Ad oggi non ho ricevuto risposte, ma non è questo il problema,
soprattutto perche le domande non sono rivolte solo alla sinistra di
Foggia, ma più in generale alla sinistra globalmente intesa, da uno
(ancora?) iscritto ed elettore del PD.
La conclusione della lettera del Sig. Grippa non so se leggerla come
amara considerazione o come una battuta ironica.
I raccoglitori di cocomeri, o di altri prodotti, probabilmente
intuiscono che per "battere gli speculatori" servono ben altri impegni.
Occorre chiedersi se chi, per tradizione e per la stessa ragione di
esserci, deve attuare gli impegni e le scelte giuste intenda farlo.
I lavoratori, specie se stranieri, non scelgono per ragioni ideoligiche
in relazione al colore politico, da chi farsi rappresentare. E' chi
opera, o promette di operare, a loro favore e và loro incontro che
risulterà il loro rappresentante.-
Saluti cordiali
Renzo Ciani