
Si perpetua con la sbandierata "politica del cambiamento" il contraddittorio compromesso storico tra Trono ed Altare.
E' bastato che la gerarchia cattolica insistesse tanto nel denunciare il tradito insegnamento evangelico dell' accoglienza, da spingere Salvini ad esaltare l' eliminazione dei contributi statali ai giornali, come a l'Avvenire, inutili per lui perchè sostenibili solo con le vendite. Siamo all'ennesimo demagogico attacco ai costi della politica e della informazione, ritenuti privilegi, ultimi in classifica, se pensiamo ai sostegni, diretti ed indiretti assicurati al calcio.
Il Vaticano resti avvisato.
Ma il crociato in servizio permanente effettivo, Salvini, punzecchia l'Avvenire, organo dei Vescovi e di questo Papato.
Non farebbe saltare, avendo cura della Curia, la varietà infinita di prerogative ed erogazioni, assicurate al Clero, anche con trucchi legislativi. Un costo ammontante ad oltre 12 miliardi l'anno.
Si pensi all'8 x mille o al 7% degli oneri di urbanizzazione, elargiti da Stato e Comuni. Continua l'elusione o la corrosione del principio di laicità e del valore della democrazia.
Giacomo Grippa ( direttivo nazionale Laicitalia