Intervenendo ad un corso di preparazione politica del suo partito, Salvini ha ribadito le direttrici formative irrinunciabili per un leghista, la simbiosi fra Stato e Chiesa.
Non la separazione, non una "secessione" fra Trono ed Altare, invocata dal tempo da Dante e come sancito nella vigente Costituzione. Laicità, imparzialità dei pubblici poteri, parità fra le concezioni della vita.
Non discriminazioni, secondo la normativa internazionale.sui "diritti umani".
Per lo statista invece chi esclude la presenza di crocifissi, presepi, santi o visite pastorali nelle scuole ha da essere espulso e "curare".
Quale la cura, sig. Salvini. contro tali eretici?
Il rogo, forse oggi "inquinante?
Il manicomio criminale, secondo la cura staliniana o le attuali misure putiniane?
Non so se è invocabile un "impeachment" , quanto meno morale, del ministro.
Si tratta di un volgare opportunismo elettoralistico, da parte di un nuovo crociato, convinto "curatore" a livello di mercato o stadio.
Chi potrà ora proteggere i docenti laici da prevedibili azioni di ben noti ultras che "non perdonano" ?
Si può veder ancor infangate la nostra civiltà, la nostra democrazia, la nostra Costituzione?
Giacomo Grippa (direttivo naz.le Laicitalia)