Mario Pagano e Salvatore Morelli ricordati a Brienza i due martiri dell'oscurantismo clericale e della barbarie borbonica.
Sono stato ieri nel Comune di Brienza, nella Val d'Agri, dopo Potenza per la istituzione di un Parco Letterario, intestato al poeta, filosofo e validissimo penalista e docente universitario a Napoli. Mario Pagano, lì nato l'8/12/1748.. Oltre che autore di testi letterari e teatrali, Pagano ha presieduto la Commissione che elaborò il testo della Costituzione per la Repubblica Partenopea, proclamata il 3 febbraio 1799. Da sottolineare che la Costituzione della Repubblica Partenopea come quella della Repubblica Romana del 1848 rappresentano la più avanzata cultura democratica e giuridica che tanto hanno preceduto quella della nostra Repubblica antifascista del 1948..Fra i suoi componenti, vanno ricordati: 1) "Saggi politici, condannati dalla Chiesa e posti all'Indice per empietà: 2) il testo teatrale "Corradino", una condanna dell' "esecrabile Vaticano", per aver sempre ostacolato i processi di possibile unificazione dell'Italia. Basti ricordare le iniziative di Federico II, della Repubblica Fiorentina, del Risorgimento. del Referendum Repubblica-Monarchia del 2 giugno 1946. Per l'occasione ho ricordato un altro valoroso giurista meridionale, Salvatore Morelli, nato a Incarogno (BR) il 1824 e morto a Pozzuoli il 22 ottobre 1880, incarcerato dai Borbone per 10 anni, consigliera comunale a Napoli dal 1863/867, dove elaboro' un progetto di Riforma della Pubblica Istruzione, per una scuola pubblica, obbligatoria e laica ed interventi di bonifica sociale a favore delle donne e dei giovani. Fu eletto, il 1867/1880, alla Camera, nel collegio di Sessa Aurunca, (sarà fra breve promosso un convegno) per essere stato il primo parlamentare in Europa a presentare disegni di legge per il voto alle donne, il piccolo divorzio, la cremazione. Ma anche per la parità di genere, del figlio naturale col legittimo, il bi-cognome ai figli e tra i coniugi, per la tutela delle madri-lavoratrici. Sempre avversato ed irriso, di lui fu approvata una sola proposta per riconoscere alle donne la facoltà di testimoniare. Si impegnò per l'accesso delle ragazze ai primi due anni del Ginnasio, per la ferrovia Napoli-Foggia e Napoli-Gaeta. Si oppose strenuamente alla concessione con le Leggi delle Guarentigie, di insostenibili privilegi al monarca del Vaticano, temendo un ritorno, come poi avvenuto, ad un indiretto "Potere Temporale". Difese altrettanto fortemente le ragioni, non tanto del Sud, ma di tutta la nazione, le ragioni per conservare a Brindisi alcune funzioni portuali,, trasferite a Trieste, proprio mentre con l'apertura del Canale di Suez, il Mediterraneo diventava epicentro degli scambi commerciali. Fu uno strenuo pacifista, si batté infatti per cambiare la intitolazione del Ministero della Guerra in Min, della Pace. Pagano finì al patibolo il 29/10/1799, Morelli morì poverissimo in una modesta Locanda il 22 ottobre 1880, dove conservano i suoi resti ed onorano il suo sofferto e coerente operato politico. Importanti al riguardo quanto ricostruito della vita di Morelli le pubblicazioni dello storico Vincenzo Adinolfi.
Giacomo Grippa